Sua maestà il Cappon magro

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cappon magro

 

Il Cappon magro, curiosa ricetta. Nata come piatto dei poveri, composto principalmente da avanzi e pesci di poco conto (pensate che nel 1700 l’aragosta era considerata un crostaceo di terza categoria), con il passare degli anni è diventata la preparazione più festosa e fastosa della cucina ligure, se non addirittura di quella italiana.

Una maestosa cupola poggiata su un letto di gallette del marinaio, composta da strati alternati di vari pesci e verdure conditi con salsa verde, circondata da molluschi,  sormontata da grossi e vistosi crostacei e decorata riccamente con uova, olive, capperi e verdure. Un’esercizio architettonico più che culinario.

Oggi il Cappon magro raramente si prepara a casa, se non appunto per i giorni di festa. Forse per il  costo oggi non indifferente delle materie prime, forse (e soprattutto direi io) per  il lungo tempo che necessita la sua composizione. I migliori ristoranti genovesi lo propongono nel menù, ma – inutile negarlo –  sono sempre versioni della ricetta originale rivisitate – in chiave più contenuta – per venire incontro ad esigenze pratiche, prima tra tutte la mono-porzione.

Quando però si ha il tempo e la voglia di cimentarsi nell’impresa, il risultato è delizioso, sorprendente e sfarzoso.  Non è una preparazione difficile in se, tutt’altro, è solo una questione di organizzazione.  E poi la luce che brillerà negli occhi dei vostri commensali al veder apparire in tavola il vostro Cappon magro sarà l’impagabile ricompensa per il tempo e la cura dedicatigli!

Tutti i testi tradizionali di cucina ligure che ho consultato per la preparazione del mio Cappon magro, concordano sulla necessità di alcuni ingredienti (le gallette del marinaio come base, un bel pesce fresco, diverse verdure, la salsa verde e alcuni crostacei) ma lasciano tutte molta libertà di interpretazione sia nella scelta specifica di pesce e verdure , sia nell’ordine con cui devono essere composti gli strati, sia soprattutto nella decorazione finale.

Qui sotto trovate la ricetta scritta che ho seguito io e le foto l’ho realizzato. E’ una versione mediamente sfarzosa, senza ostriche e aragoste come vorrebbero alcuni ricettari antichi, ma forse più alla portata di tutti. Buon divertimento!

(Ah, dimenticavo, cominciate a pensare il vostro Cappon Magro con qualche giorno d’anticipo perché tra fare la spesa, pulire e cuocere separatamente pesce e verdure, preparare la salsa verde, comporre il piatto e poi decorarlo ci vuole forse più di una giornata!)

 

 

cappon magro

 



cappon magro senza decorazione

capponi magro

 




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a home cook, food researcher and experience curator bred and born in Liguria.
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