La ratatuia, un omaggio dal sole della Riviera.

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La ratatuia ha sempre avuto per me il sapore dell’estate. 

Ricordo mia nonna che ogni anno, d’estate, si trovava a fare i conti con le straripanti casse di verdura che il contadino le portava dalle terre di Albenga. Sulla tavola, quindi, oltre a melanzane alla parmigiana, taccole con i pomodori, peperonate e minestroni alla genovese, spesso campeggiavano piccole montagne di ratatuia.

Negli anni ho scoperto che, quale che sia il mix di verdure che si sceglie di mettere nella ratatuia, questa ha sempre, immancabilmente, la stessa nota dominante che la caratterizza. Mi piace pensare che questo sapore unico e ricorrente, alchimia di ortaggi estivi, sia in realtà il sapore del sole caldo sotto cui sono cresciuti.

La ratatuia si dice essere nata in Provenza come piatto povero (la “ratatouille”), preparato nelle famiglie contadine dove, senza pensarci troppo, si buttava in pentola tutto quello che d’estate la terra aveva da offrire. E’ un piatto però molto diffuso anche nel ponente ligure, dove la contaminazione transfrontaliera è sempre stata spontanea e ricca, e per questo è un piatto molto comune sulla nostra tavola estiva.

La ratatuia può essere servita come contorno, alla carne per esempio, oppure come piatto principale, specialmente se accompagnata da un semplice, ottimo, riso bollito.

 Quest’ultima versione è la mia preferita perché l’abbondante sugo della ratatuia – dove in verità risiede il sapore unico del sole – impregna e condisce a meraviglia il riso.

Ratatuia e riso, poi, sono un ottimo binomio anche da freddi, ad esempio per una pausa pranzo in ufficio oppure – più felicemente –  sotto l’ombrellone. Quindi fai come me, preparane sempre un po’ di più e goditela per un paio di giorni! 

Qui sotto la ricetta di casa nostra. Mia nonna adorava combinare insieme tante diverse verdure. Nulla vieta però di divertirsi ad inventare nuove combinazioni, ad esempio eliminando le patate (per una versione più leggera e più simile a quella provenzale) oppure le carote e il sedano (per avere un gusto meno dolce). Basta in ogni caso che siano sempre presenti le quattro verdure a mio avviso “fondamentali”, ovvero: cipolla rossa, pomodoro, peperone e melanzana.

Buon divertimento e viva l’estate!


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a home cook, food researcher and experience curator bred and born in Liguria.
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