Dal Bruxaboschi – o più correttamente dalla “Trattoria detta del Bruxaboschi” – non c’è genovese che non abbia mangiato almeno una volta nella vita.
Pare che anche Mazzini abbia assaporato la loro cucina quando soggiornò in una villa nei paraggi. Una trattoria, quindi, che risale addirittura all’unità di Italia e che, infatti, per la sua lunga storia è stata inclusa alla fine del 2016 nell’elenco delle Botteghe storiche di Genova avendo compiuto ben più di 150 anni di attività.
Se siete in visita a Genova, oppure se siete genovesi e non ci siete mai stati (e dovete ancora colmare la lacuna), ecco una validissima serie di ragioni per andarci:
1. (e deve restare sempre la prima) per la cucina. Quella genovese, vera. Come quella di mia nonna e della vostra. I piatti si assaporano con gli occhi chiusi, seguendo il ricordo lontano di una domenica in famiglia. Si capisce che chi è in cucina sta lavorando duro per mantenere fede alla tradizione, proteggere le ricette antiche dal rischio delle mode e regalare agli ospiti più fortunati proprio uno di quei caldi ricordi.
Lattughe ripiene, tomaxelle, fritto misto alla genovese, agnello con i carciofi, tagliolini al sugo di lepre, stoccafisso accomodato…
Le materie prime sono ottime, stagionali, locali. Del resto una volta era così, senza però tanta fatica come oggi.
2. Per l’ambiente, perché sembra di stare a casa (una casa genovese vera, niente effetto shabby-chic). Credenze in legno scuro con vetrinette immacolate che nascondono bicchieri luccicanti di diverse dimensioni; piatti decorati appesi alle pareti; panciute zuppiere sistemate sui ripiani spaziosi (ah le zuppiere! Il pezzo del servizio di piatti in porcellana che racchiude più di tutti il significato profondo del mangiare insieme un cibo caldo, cucinato in casa). Storie di famiglia e di ristorante incorniciate in bella vista per ricordare agli altri (e a se stessi, che è altrettanto importante) i successi ottenuti nei lunghi anni di attività familiare. Mortai antichi e paioli in rame a decorare l’ambiente.
3. Per le persone che lo gestiscono: cordiali, attente, sobrie ed eleganti.
Unico piccolo neo: bisogna guadagnarselo il ristorante Bruxaboschi. Non si trova in centro città ma nell’antico borgo di San Desiderio, una piccola località nell’entroterra di Genova (circa mezz’ora in macchina dal centro) racchiusa in una bella valle alberata.
La gita in macchina però che vale la pena fare per poter assaporare un po’ di vera storia culinaria genovese!
INFORMAZIONI UTILI SUL RISTORANTE BRUXABOSCHI
Indirizzo:
Via Francesco Mignone 8, 16133 Genova (qui la mappa)
Orari d’apertura:
Lunedì CHIUSO
Martedì 20.00 – 22.30
Mercoledì 20.00 – 22.30
Giovedì 20.00 – 22.30
Venerdì 20.00 – 22.30
Sabato 12.30 – 14.30
20.00 – 22.30
Domenica 12.30 – 14.30
Dal martedì al venerdì la cucina è aperta solo su prenotazione dalle 12.30 alle 14.30
Pagina facebook:
https://www.facebook.com/trattoriadettadelbruxaboschi
Questo post non è sponsorizzato.
Ci sono ristoranti, locali, prodotti e storie che credo valga la pena raccontare.
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