Cercare un regalo, soprattutto per Natale, non sta diventando anche per te un po’ stressante?
Bombardata da un countdown commerciale che inizia dopo Halloween, sommersa da impegni sociali e lavorativi della vigilia (che una volta era il 24 dicembre, ora se va bene parte con l’Immacolata), vivo il momento della ricerca del regalo come l’ennesima “commissione da fare” prima del fatidico 25 Dicembre. Mi sembra di perdere, come su tanti altri fronti peraltro, il senso del gesto e il piacere nel farlo. Regalare qualcosa a qualcuno richiede impegno, pensiero, tempo e cura. Comprare qualcosa al volo online tanto per aver il pacchetto pronto sotto l’albero, invece, lascia in bocca il sapore di cartone, non so se mi spiego.
Per fare in modo diverso da un po’ di anni a questa parte provo a riappropriarmi del tempo per cercare i regali e cerco di farlo ben in anticipo e con il massimo piacere. Deve essere un divertimento, solo così le sorprese riescono davvero bene. Quindi, centro città nei giorni sotto Natale: bye bye!!
Una soluzione molto carina, questo è il secondo anno che la metto in pratica, è quella di visitare mercatini dell’antiquariato, vagabondare tra cose belle rimaste senza padrone per vedere di trovargliene un altro. Mi piace immaginarne le loro storie, le case in cui hanno vissuto, i ricordi che hanno accompagnato e pensare a come accoppiarle alle persone a cui voglio bene.
Sotto Natale, poi, i mercatini dell’antiquariato sono ancora più belli perché vengono a galla le decorazioni natalizie, prime tra tutte le ambitissime palle di natale in vetro antico.
Il mio preferito è il Mercato dell’Antiquariato di Chiavari. Come forse già sai, nutro un grande affetto per quella parte di Liguria che si affaccia sul golfo del Tigullio, in particolare per il suo entroterra, e Chiavari – piccola cittadina medioevale da secoli centro nevralgico di quel territorio – non può che farsi amare.
Mi piacciono i suoi lunghi portici con le colonne di pietra e l’ardesia per terra, le panchine in marmo sparse qua e là, i negozi che hanno mantenuto le insegne a specchio di una volta, le pasticcerie tradizionali, le boutique per comprare abbigliamento, i colori pastello delle facciate, l’aria serena di chi vi passeggia.
Il mercatino dell’antiquariato si tiene li, da ormai circa 30 anni, ogni seconda domenica del mese e il sabato che la precede (segnatelo!) Arrivano venditori da tutta la Liguria, dall’entroterra, a volte dalla vicina Toscana, dalla Francia e dalla Germania. Il livello della merce esposta è medio-alto, perfettamente intonato all’ambiente. Direi che si possono trovare oggetti di pregio alla portata davvero di tutte le tasche.
I banchi sono sistemati nelle due piazze principali della cittadina e lungo i portici.
Puoi trovare di tutto, dai pizzi della nonna alle macchine fotografiche manuali, dalle sedie da cinema alla collezione di macchinine. E poi ovviamente ceramiche, piatti, bicchieri, posate, utensili da cucina, insomma tutto quello per cui una come me impazzisce.
Quest’autunno ci sono stata due volte e la mia “preda” natalizia sono stati i bicchieri da liquore. Li adoro! Piccoli, colorati, fantasiosi, spaiati e un po’ bizzarri, come se a fine pasto tutto fosse concesso. Come mai? Perché quest’anno, forse, potrei, pensare di (mi tengo vaga non vogliamo mica spoilerare il regalo così pubblicamente, vero?) regalare a qualcuno un set di bicchierini da fine pasto in accoppiata con … qualcosa di goloso da berci dentro!
Il liquore finisce, se è buono anche presto, mentre i bicchieri restano a imperitura memoria di questo Natale. Bella idea vero?
Scegliere cosa regalare insieme a dei bicchieri vintage presi a Chiavari per me è davvero facile.
Assecondando il genius loci [termine architettonico che riassume l’insieme dei caratteri (socio-culturali, architettonici, comunicativi, comportamentali) che contraddistinguono un luogo, un ambiente, una città ] la scelta non può che ricadere sui prodotti dei miei amici del Nuovo Liquorificio Fabbrizii in Val d’Aveto, proprio nell’entroterra di Chiavari.
I loro prodotti sono la quint’essenza del territorio che rappresentano, in particolare l’Amaro Fabbrizii – creato sulla base di un’antica ricetta di famiglia – è ottenuto dall’infusione solo di erbe officinali coltivate in vallata.
Una bella idea regalo è l’intera collezione di Amaro Riserva invecchiato in barriques prodotte con diversi legni pregiati (castagno, ciliegio, rovere, robinia e frassino), ciascuno dei quali conferisce al liquore un proprio carattere. E’ venduto in piccole fiaschette da 90cl, come quelle che vedi qui sotto. Sembrano proprio ideate per giocare ad assaggiare, senza esagerare però!
E volendo si può aggiungere anche una fiaschetta di Gin Rusagni, il loro gin dal fresco profumo di agrumi.
Se ti ho dato una buona idea per i tuoi regali di Natale, sappi che puoi acquistare i prodotti artigianali del Liquorificio Fabbrizii nel loro bellissimo negozio / distilleria a Rezzoaglio (dove puoi fare una visita guidata e forse se c’è la neve puoi anche organizzare una ciaspolata in zona!) oppure direttamente sul loro sito online.
Se preferisci, invece, farti accogliere da un caldo sorriso e assaggiare per farti definitivamente conquistare ☺ , trovi i ragazzi del Liquorificio:
- fino all’11 dicembre ad Artigiano in Fiera, Fiera Milano Rho (padiglione 6, corsia c, stand 137)
- dall’10 al 21 dicembre a Genova in Piazza de Ferrari a Il Mercatale, la tradizionale fiera natalizia in cui è possibile assaporare prodotti alimentari della tradizione ligure e artigianato di prima qualità.
Invece, il prossimo mercatino dell’antiquariato di Chiavari sarà questo fine settimana, 10-11 dicembre, non perdertelo se anche tu quest’anno vuoi fare dei regali vintage come me!
Questo post è stato realizzato in collaborazione con il Nuovo Liquorificio Fabbrizii, che con la Liguria ha un legame profondo e che per questo promuove le sue tradizioni eno-gastronomiche e le attività artigianali locali.